" L'unico modo per liberarsi da una tentazione è concedersi ad essa"

(Oscar Wilde)

venerdì 1 maggio 2009

La pasta madre


In questo periodo è tornata tanto di moda. Incuriosita dai vari procedimenti letti qua e là sulla rete ho voluto provare anche io, così una domenica pomeriggio di almeno 4 o 5 mesi fa ho tirato fuori la farina tipo O e ho cominciato ad impastare.

Semplicemente 200gr. di farina, 100gr d'acqua tiepida e mezzo cucchiaino di miele.

Ho impastato la farina fino ad avere una pallina non troppo soda ma nemmeno appiccicosa, e l'ho lasciata riposare per un paio di giorni vicino al termosifone (circa 20°C) in una ciotola di vetro infarinata ricoperta da un panno umido. Dopo i due giorni ho pesato l'impasto e l'ho "rinfrescato aggiungendo la stessa quantità in peso di farina e la metà (in peso) di acqua tiepida. Ho fatto riposare altri due giorni e poi ho ripetuto il rinfresco come sopra. Dopo circa 3 rinfreschi la pasta madre era pronta e ne ho usata un po' per il mio primo pane casalingo. Da quel momento ho sempre conservato il lievito madre in frigo (nella zona meno fredda), in un contenitore di vetro con il coperchio rinfrescandolo ogni settimana con la solita procedura lasciandolo per qualche ora a temperatura ambiente dopo ogni rinfresco. Il giorno dopo il rinfresco in genere inforno il pane o la pizza e il sapore è veramente quello di una volta.

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