" L'unico modo per liberarsi da una tentazione è concedersi ad essa"

(Oscar Wilde)

domenica 31 maggio 2009

Il Ciambellone dei marziani



Continua la dieta priva di latte e proteine vaccine di dani. Giustamente non ne può più del solito ciambellone. Complice anche il fatto che avevo un po' di "fondi di cucina" da smaltire è nato ieri il ciambellone alieno.

3oogr di farina 00
1oogr di farina di cocco
3 uova intere
200gr di zucchero
10 cucchiai di sciroppo di menta
1 bicchiere di latte di mandorla
1 bustina di lievito per dolci
1/2 tazzina di olio di semi di girasole
gocce di cioccolato (ad libitum)

Sbattere le uova con lo zucchero, unire le farine, il lievito, il latte, lo sciroppo di menta e l'olio. Alamgamare bene tutti gli ingredienti. Aggiungere le gocce di cioccolato. Versare l'impasto in uno stampo da ciambellone imburrato (oliato) e infarinato (io uso quelli in silicone e non metto niente), infornare a 170 gr. per 35-40 minuti (forno statico).




Oltre al ciambellone dei marziani il piccolo ha voluto anche il succo mercuriano. Però la mamma terrestre non aveva più volgia di trafficare e gli ha rifilato un semplice succo di arancia rossa industriale. Tant'è

sabato 30 maggio 2009

Bicchieri alla ciliegia



Il mio frutto rosso per eccellenza. Non c'è niente da fare, le adoro. Negli ultimi anni però, a meno di avere un albero di proprietà, è diventato impossibile fare scorpacciate di ciliegie, sono più costose dell'oro. L'altro giorno però non ho resistito e ne ho comprate un cestino. Arrivata a casa ho avuto la gradita sopresa di un altro cestone regalato dalla suocera. Ne ho mangiate fino a scoppiare, e un po' l'ho reiventate in un tiramisù sui generis con i biscotti secchi al posto dei savoiardi (avevo solo quelli in casa) e la crema pasticcera al posto dell'uovo crudo (di cui ahimè non mi fido affatto). Avevo del mascarpone da consumare e oplà.



per 5-6 bicchieri

Biscotti secchi (io ne ho usati 4-5 a bicchiere)
500gr di cieliege
200gr di mascarpone
150 ml di panna montata
3 cucchiai di zucchero
100ml d'acqua
alchermes q.b.
succo di limone (una spruzzata)

Per la crema pasticcera:
2 tuorli d'uovo
60 gr zucchero semolato
40 gr di farina
160ml di latte


Ho preparato la crema pasticcera lasciandola abbastanza lenta e l'ho lasciata raffreddare. Nel frattempo ho denocciolato le ciliegie (lasciandone qualcuna da parte per la decorazione) e metà le ho usate per preparare una specie di sciroppo (acqua, e zucchero e una spruzzata di succo di limone). Ho montato la panna. Ho lavorato un po' il mascarpone con la frusta e ho aggiunto la crema fredda e la panna. Ho diluito l'archemes con lo sciroppo e ho iniziato a disporre i biscotti nei bicchieri. L'ho bagnati con lo sciroppo rosa e le ciliegie ho aggiunto la crema ottenuta le altre ciliegie a pezzi e ho continuato a sovrapporre biscotti e crema fino all'orlo.
Un paio d'ore in frigo e voilà

venerdì 29 maggio 2009

Insalata di farro

L'ho scoperto da poco, un sapore nuovo dal gusto antico. Ho intenzione di assaporarlo in cento e mille modi diversi, cominciando dalle cose semplici, come questa.





Per 4 persone:
  • 200gr di farro
  • una decina di pomodorini ciliegino
  • 3 cucchiai di olio evo
  • aceto di vino bianco q.b. (opzionale)
  • 1 cucchiano di aceto balsamico
  • 5 foglie di basilico
  • sale pepe q.b.

Sta tutto negli ingredienti, nessun trucco. Ho lavato il farro, l'ho messo in abbondante acqua fredda e l'ho lessato (20-25 minuti da quando comincia a bollire l'acqua) salando un poco l'acqua in fase di bollitura. Scolato, freddato sotto l'acqua fredda e assemblato il tutto.
Semplice e perfetto

giovedì 28 maggio 2009

Millefoglie a modo mio

E' da sempre la mia torta preferita insieme alla sacher, anzi a dir la verità le classiche torte di pan di spagna farcito proprio non mi piacciono, la millefoglie invece la adoro. Non potevo farmela mancare per il mio compleanno (la posto solo oggi ma l'ho preparata per il 18 maggio).
Non avevo mai provato a preparare anche la sfoglia ma, visto che sono in vena di sperimentazioni, ho cercato in giro una ricetta che potesse fare per me, e l'ho trovata qui.
Così complice il fine settimana mi sono lanciata. Per la sfoglia ho eseguito le indicazioni in modo strettamente pedissequo (visto che era la prima volta).
Sul ripieno invece ho fatto di testa mia, ed è venuta fuori una bomba calorica praticamente atomica

Per la sfoglia:
600gr di burro
600gr di farina
250gr di acqua
1 pizzico di sale

Per la farcitura:
500gr di mascarpone
6 cucchiai di nutella
6 cucchiai di latte condensato
500 ml di panna fresca da montare
200gr di farina di cocco
150ml di latte
2 cucchiaini di caffè solubile
5 cucchiai di zucchero

Per le decorazioni:
granella di nocciole q.b
cacao amaro q.b
chicchi di caffè al cioccolato

Preparazione sfoglia
Il giorno prima:
Ho impastato i 600gr di burro con i 200gr di farina, ho fatto una palla e l'ho messa nella pellicola in frigo a riposare per tutta la notte

La mattina successiva:
Ho impastato i 400gr di farina rimasti con il pizzico di sale e l'acqua freddissima, formando una specie di palla che poi ho steso fino ad 1 cm di spessore. Ho quindi recuperato l'impasto burroso del giorno prima e ho steso anche questo e l'ho appoggiato sopra l'altro e ho cominciato a fare le pieghe aiutandomi con le istruzioni trovate qui .
Una volta ottenuta la sfoglia l'ho divisa in 3 pezzi rettangolari, trasferiti nelle teglie rivestite con carta da forno, li ho bucherellati un pochino e li ho cotti " a secco" mettendoci sopra un foglio di carta da forno con i fagioli secchi. Ho fatto raffreddare le sfoglie e ho un po' regolato la forma tagliando qua e là gli eccessi.

Nel frattempo ho preparato una crema lavorando il mascarpone con la nutella, il latte condensato e lo zucchero, a parte ho montato la panna (non molto soda) e l'ho aggiunta alla crema di mascarpone (ho aggiunto ad occhio fino ad avere una crema facilmente stendibile).
Ho sciolto i cucchiaini di caffè solubile nel latte tiepido ho aggiunto un cucchiaio di zucchero e l'ho fatto raffreddare.

A questo punto ho iniziato il montaggio:
Su un vassoio rettangolare ho messo il primo strato di sfoglia, l'ho leggermente inumidito con il latte macchiato usando un pennellino, ho steso il primo strato di crema e ho ricoperto con il cocco grattuggiato. Ho coperto con il secondo strato di sfoglia, di nuovo inumidito con il latte e poi ancora la crema e ancora il cocco. Sopra il terzo strato di sfoglia ho steso bene il resto della panna (che ho provveduto a montare ben soda stavolta) mettendola anche ai bordi per far aderire la granella di nocciole. Con la siringa per i dolci ho anche decoratoi 4 angoli e il centro con dei riccioli di panna. Ho riposto la torta in frigo per 2-3 ore (mi serviva per cena) Poco prima di servirla ho spolverizzato con il cacao amaro e ho decorato con i chicchi di cioccolato.
Era una bomba però veramente buona

P.S. Con le dosi sopra mi è avanzata un po' di crema e un po' di panna che ho riciclato ovviamente con i ritagli della sfoglia

mercoledì 20 maggio 2009

After eight per gli auguri

Ho assaggiato questa torta tempo fa, e me ne sono innamorata.
Io amo tutto quello che contiene la menta e l'associazione menta-cioccolato (anzi devo postare un mio cavallo di battaglia, il semifreddo cioccolato e menta) mi fa letteralmente impazzire. Girovagando per i vari blog ho trovato la ricetta (precisamente qui) e ho deciso di regalarmi questo piccolo peccato per festeggiare il mio compleanno con i colleghi. Ho seguito pedissequamente le dosi proposte da morena ma al momento di infornare mi sono accorta che avevo tutte teglie un po' troppo grandi per la quantità di impasto. Sapevo già che non sarebbe cresciuta molto e che quindi dovevo rinunciare all'idea di farcirla con la nutella.
Ma altra cioccolata ci voleva assolutamente, così ho deciso di glassarla.


Ingredienti:
  • 200gr di farina
  • 100 gr di fecola
  • 100 gr di panna liquida
  • 100 gr di latte
  • 100 gr di cioccolato fondente sminuzzato (ma non troppo!!)
  • 100 gr di zucchero
  • 50 gr di burro morbido a pezzetti
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito
  • 10 cucchiai di sciroppo di menta
Per la glassatura al cioccolato:
100gr di cioccolato fondente (io lo faccio fondere nel microonde) 50 ml di panna liquida fresca 3 cucchiaini di zucchero a velo

Setacciare in una ciotola le farine ed il lievito, mescolando

Aggiungere le uova, lo zucchero, il burro a fiocchetti, lo sciroppo e la panna...mescolare grossolanamente con le fruste a mano, unire il latte freddo e mescolare fino ad eliminare tutti i grumi

A questo punto unire il cioccolato, mescolare ancora un attimo..versare nello stampo e cuocere a 180° per 30-35 minuti (io ho cotto a 170°C)
.

Sformare e far raffreddare su una gratella. Farcire poi con crema al cioccolato e spolverizzare con zucchero a velo o come nel mio caso procedere con la glassatura.



Tanti auguri a me, peccato che non sono riuscita ad assaggiarla anche se da come è sparita non appena affettata suppongo fosse davvero buona. E peccato anche non avere una foto della fetta, faceva la sua figura nel contrato verde-cioccolato fondente. Da ripetere!!!!

lunedì 18 maggio 2009

Crema Pasticcera

Ognuna ha il su segreto le sue dosi, i suoi accenti. Anni fa nella rubrica che teneva su un noto settimanale per le famiglie, Suor Germana diede queste dosi per la crema pasticcera. Ora questa è la mia preparazione base che poi vario a seconda delle esigenze del momento, a volte più liquida a volte più soda, spesso con la stecca di vaniglia, o con l'essenza di fiori d'arancio, ma comunque queste sono le fondamenta.



3 tuorli d'uovo
90gr. di zucchero semolato
75 gr. di farina
1/2 litro di latte (preferibilmente intero)
Scorza di limone grattugiata

Sbattere i tuoli con lo zucchero fino a renderli spumosi, unire la farina setacciata rimescolando bene, aggiungere la scorza di limone e stemperare il tutto con il latte già tiepido fatto scendere a filo.
Porre il tutto su fuoco dolce e continuare a mescolare fino a far addensare la crema, all'ebollizione 2.3 minuti. Spegnere la fiamma e far raffreddare.

domenica 17 maggio 2009

Risottino ai gamberetti delicatissimo

Oggi è domenica. In genere la domenica il pranzo è affare altrui, nel senso che 9 volte su 10 sono invitata a pranzo dai miei o dai suoceri. Oggi è stata quella volta su 10. Non avevo molto tempo, devo studiare e preparare due torte, perciò il pranzo era in fondo alla lista delle priorità. Un evergreen veloce e sempre buono dunque.




Per 4 persone

  • 320 gr. di riso carnaroli
  • 400gr. di gamberetti surgelati
  • una noce di burro
  • 2 cucchiai di olio evo
  • una spruzzata di Cognac
  • 2 cucchiaini di salsa worchester
  • un ciuffetto di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 scalogno piccolo
  • 3/4 di litro di brodo (anche di dado vegetale, se il brodo è di pesce molto meglio)

In una padella larga scaldare due cucchiai di olio evo e lo spicchio d'aglio. Aggiungervi i gamberetti ancora surgelati e cuocere qualche minuto. Togliere l'aglio, bagnare con il cognac e far evaporare bene e aggiungere la salsa worchester. Far rapprendere un po' la parte liquida e spegnere il fornello. In una pentola dai bordi non troppo alti far sciogliere la noce di burro e farvi appassire il piccolo scalogno tritato. Versarvi il riso e farlo tostare per bene, aggiungere mano a mano in piccole quantità il brodo e portare a cottura il riso. Poco prima di terminare la cottura unire i gamberetti con il loro sughetto rappreso. Spolverizzare con il prezzemolo mantecare bene e servire

giovedì 14 maggio 2009

Cappuccino Swess Roll

Ieri girovagando fra i vari blog di cucina mi sono ingolosita guardando questo, in casa avevo tutto (o almeno credevo) così ho deciso si provare a farlo. Non avevo mai sperimentato i rotoli perchè mi ha sempre terrorizzato la fase di trasferimento dalla carta da forno al panno, arrotolamento srotolamento ecc...
Però mi sono detta, chissenefrega se si rompe al limite lo riciclo come base per un tiramisù in bicchiere da improvvisare al volo. Così mi sono lanciata. Effetivamente la fase di maneggiamenti vari della base è stata un casino, mi sentivo (perchè lo sono) molto impedita, però alla fine non si è rotto niente o quasi (staccando il canovaccio che avevo usato per facilitare la prima arrotolata un po' di parte esterna è rimasta appiccicata, ma vabbe'.
he fosse il mio primo tentativo con i rotoli si vede anche dal fatto che non l'ho stretto come avrei dovuto, forse ci andava un giro in più. Comunque i mangioni hanno gradito (io meno perchè non amo i ripieni burrosi), la prossima volta cercherò una farcitura diversa, ma di sicuro ci voglio riprovare.

La ricetta è presa pari pari dal blog linkato sopra, l'unica variante è che non avendo il cacao amaro ho usato una specie di nesquick, e per compensare un po' ho aggiunto all'impasto anche 1 cucchiaino scarso di caffè solubile.





Ingredienti

Per la base:
  • 3 uova grandi
  • 75 gr. di farina 00
  • 50 gr. di cacao amaro (come detto io ho usato una specie di nesquick)
  • 125gr. di zucchero
  • 60 gr. di olio di mais (non l'avevo e ho usato l'olio di arachidi)
  • una bustina di vaniglia
  • 1|2 cucchiaino di bicarbonato

Per la crema:
  • 150 gr. di burro
  • 150 gr. di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di latte condensato
  • un cucchiaino di caffè solubile

Per la bagna:
  • 100 ml di caffè lungo

PROCEDIMENTO:
Preparare il pan di spagna.
Sbattere per almeno 15 minuti le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Unire il bicarbonato e la vaniglia e continuare a mischiare con le fruste qualche minuto.
Unire la farina e il cacao setacciati insieme, incorporandoli a cucchiaiate con movimenti verticali per evitare di smontare le uova.
Aggiungere l'olio con movimenti molto delicati.
Rivestire una lastra (40x30 circa) con della carta forno, versare il composto ed infornare a 160° C (io ho regolato a 150°C) per circa 15 minuti stando attente a non far colorare troppo.
Staccate la carta forno e con molta delicatezza rigirate sul canovaccio (io l'ho leggermente inumidito come avevo visto fare a mia suocera) facendo in modo che la parte a contatto con la carta forno e priva di pellicina risulti essere la parte esterna. (A questo punto aiutandomi con il canovaccio ho arrotolato il pan di spagna e l'ho fatto freddare arrotolato)

Preparare la crema montando bene il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero a velo.
Quando la crema risulterà liscia aggiungere il latte condensato (in alternativa 2 cucchiai di latte) a cui avrete fatto sciogliere il caffè solubile.

Trasferite il pan di spagna su un foglio di pellicola (l'ho di nuovo srotolato), bagnate leggermente con il caffè aiutandovi con un pennello.
Spalmare la crema.
Arrotolate aiutandovi con la pellicola e Riponete dentro il freezer per almeno 2 ore.
Togliere la pellicola e tagliare a tocchetti.

mercoledì 13 maggio 2009

Caramello fai da te


La preparazione del caramello è abbastanza semplice, occorre solo fare attenzione a non bruciare lo zucchero, il tutto si traduce in un continuo abbassare la fiamma e allontanare il pentolino dal fuoco per poi rimettercelo. Qui una valida spiegazione corredata di fotografie.
In pratica, io metto 100gr. di zucchero semolato in un pentolino e lo faccio scaldare a fuoco vivace mescolando continuamente con un cucchiaio di silicone. Quando comincia a fare i grumetti e a colorirsi abbasso la fiamma e continuo a mescolare, appena prende un po' più di colore abbasso la fiamma al minimo, lo tolgo dal fornello e mescolo continuamente. Lo rimetto di nuovo sulla fiamma e poi lo riallontano. E via così finchè lo zucchero non sarà sciolto completamente. A questo punto è pronto da usare.

Focaccia morbida

La prossima volta voglio provare a farla con la pasta madre, ma devo trovare qualche ricetta che la contempli. La focaccia morbida la propongo spesso d'estate con i piatti freddi e ormai mi regolo sempre ad occhio con gli ingredienti, più o meno le quantità sono quelle riportate sotto






ingredienti

400gr farina 0
300ml acqua
2 cucchiai d'olio evo
1 cucchiaio di fiocchi di patate (il preparato per purè)
1 cucchiaio raso di sale
1 cucchiaio scarso di zucchero
1 bustina di lievito liofilizzato
1/2 cucchiaino di bicarbonato


Ho sciolto il lievito in 1ooml di acqua tiepida, e l'ho aggiunto alla farina, unendo poi il resto dell'acqua (sempre tiepida) i fiocchi di patate il sale lo zucchero l'olio e il pizzico di bicarbonato. Ho impastato fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Ho coperto la ciotola con un canovaccio appena appena inumidito e ho lasciato lievitare un paio d'ore.
Ho messo un po' di farina sulla tavola di legno e ho steso l'impasto dandogli una forma grossolanamente rettangolare. Ho poi ripiegato il lati corti verso il centro e poi ancora quelli lunghi. Ho coperto con un canovaccio e fatto riposare ancora per un'oretta e mezza.
Con le mani unte di olio ho steso grossolanamente la pasta in una teglia rettangolare, ho spennellato la superficie con un emulsione di acqua e olio (ana parti) e ho messo un pizzico di sale a pioggia aggiungendo poi qualche granello di sale grosso. Ho lasciato riposare ancora 30-40 minuti nella teglia e poi ho innfornato in forno preriscaldato a 250° per un quarto d'ora circa.

Insalata di pollo a modo mio

Non amo molto il pollo lesso, dovrei letteralmente sommergerlo di maionese per farmelo andare giù. Non potendo ovviamente abbondare con la salsa, per preparare un'insalata a basa di pollo freschissima e gustosa comunque, ho deciso di provare a grigliare i petti di pollo sulla piastra.




Per 3 persone:

  • 4 fettine di petto di pollo
  • 1 barattolo di sottaceti
  • 1 cucchiaio di mais
  • 1 manciata di piselli
  • 2 carote
  • 6-8 pomodori ciliegino
  • 1 cucchiaio scarso scarso di maionese
  • 3 cucchiaini di olio.
Grigliare i petti di pollo sulla piastra caldissima. Metterli a raffreddare in un piatto spruzzandoci un po' di limone. Pulire e lavare le carote e metterle a scottare insieme ai piselli. Scolare i sottoaceti e taglizzarli in pezzi piccolissimi. Una volta che il pollo si è intiepidito ridurlo a striscioline unire i sottaceti, le carote tagliate a tocchettini piccolissimi, i piselli, il mais e i pomodori ciliegino tagliati a metà. Condire con olio evo e aggiustare di sale. Lasciar insaporire in frigo almeno per un'oretta. Prima di servire, un po' di maionese a piacere. Ottima e fresca

martedì 12 maggio 2009

Budino casalingo alla menta



Daniele ieri mattina si è svegliato con la voglia di budino, ma non potendo (per un po') assumere proteine vaccine, era esclusa la possibilità di ricorrere al solito budino al cioccolato confezionato. Così ieri pomeriggio mi sono cimentata nel mio primo budino casalingo. Ho ritovato una vecchissima ricetta di mia mamma, ho dimezzato le dosi e sostituito il latte intero con il latte di capra (l'ho diluito un po' con l'acqua per moderarne il sapore) e il cioccolato con lo sciroppo alla menta.










Per 4 persone:






  • 1/2 litro di latte, possibilmente intero



  • 1 cucchiaio di sciroppo alla menta



  • 2 uova



  • 4 cucchiai colmi di zucchero



  • 3 cucchiai colmi di farina (io ho usato 2 cucchiai di farina e 1 di fecola)



  • 1/2 stecca di vaniglia




In una casseruola ho montato le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Continuando a sbattere ho aggiunto piano piano la farina e poi a filo il latte tiepido (in cui avevo già messo la stecca di vaniglia). Ho trasferito il tutto sul gas e ho portato a bollitura (a fuoco medio basso) continuando a mescolare con la frusta. Ho fatto bollire per poco più di 1 minuto, Spento il fuoco, ho tolto la stecca di vaniglia e ho aggiunto il cucchiaio di sciroppo alla menta. Ho versato il budino negli appositi stampini monoporzione precedentemente inumiditi con un po' d'acqua, fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi traferiti in frigorifero per un paio d'ore. Come decorazione l'ideale sarebbe del cioccolato al latte fuso ma ripresentandosi il discorso delle proteine vaccine ho ripiegato su un po' di caramello preparato a casa.

giovedì 7 maggio 2009

Spezzatino di tacchino

Dal momento che uno dei mangioni avrà per un po' il veto assoluto su latte vaccino, derivati e carne vaccina, mi devo adattare (con mio sommo piacere, ché non amo molto la carne rossa) ad altri tipi di carne. Così ieri ho comprato un coscio di tacchino e me lo sono fatto tagliare per lo spezzatino. Ho spulciato varie ricette su vari blog ma alla fine mi sono ispirata alla solita "cristina dei dolci". Più o meno ho seguito pedissequamente la sua ricetta, con la variante della carne di tacchino al posto del vitello, del vino rosso anzichè bianco (quello avevo in frigo) del brodo vegetale anzichè di carne e del non utilizzo del burro.

Spezzatino di tacchino con patate



Per 3 persone:
  • 500 g di vitello tagliato per spezzatino
  • farina q.b.
  • un bicchiere di vino rosso
  • trito di carota sedano e cipolla
  • meno di 1 lt di brodo vegetale
  • sale
  • paprica
  • alloro
  • 2 cucchiai di olio evo
  • patate (4-5 medie)
  • 50 g di passata di pomodoro(se vi piace piu' sugoso aumentare le dosi)
In una pentola dal forndo largo far soffriggere il trito aggiungere la carne leggermente infarinata e far rosolare per bene. Unire il vino, lasciarlo evaporare e aggiungere la passata di pomodoro e le patate tagliate a tocchetti. Coprire con il brodo e lasciare cuocere coperto, per un'ora circa a fuoco moderato: Verso metà cottura aggiustare di sale e aggiungere l'alloro. Poco prima di servire un pizzico di paprika

Orzotto al Barolo

L'ho assaggiato tanti anni fa in un ristorante sul lago di Garda. Era la prima volta in assoluto che assaggiavo l'orzo in chicchi, mi sembrava una novità. E mi è rimasto nel cuore. Così mi sono creata una mia versione personale che ogni tanto ripropongo ai mangioni.

Orzotto al Barolo

Per 4 persone
  • 350gr. di orzo
  • 2 salsicce
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere (abbondante) di barolo
  • 1/2 l di brodo vegetale (anche un po' di più)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 noce di burro

Pulire e affettare lo scalogno, farlo appassire nell'olio evo, aggiungere la salsiccia sbriciolata e far rosolare bene. Unire il bicchiere di vino e farlo evaporare un pochino. Aggiungere l'orzo e farlo tostare per bene e poi cominciare ad unire il brodo (mano a mano) fino a completa cottura dell'orzo. Mantecare con una noce di burro (io non lo faccio mai perchè uno dei due mangioni non può assumere latte e derivati) e servire

domenica 3 maggio 2009

Torta di mele

Un classico che funziona sempre, che sa di casa, di buono, di cose antiche ma sempre piacevoli.
Ne avevo voglia e ho spulciato una vecchia ricetta di mia madre. Ieri sera casa mia profumava di nostalgie d'infanzia.

torta di mele

  • 4 mele medie
  • 3 uova
  • 200gr di zucchero semolato
  • 300 gr di farina
  • 150gr di burro
  • 1 bustina di lievito
  • 200gr di latte
  • scorza di un limone grattugiata
  • il succo di 2 limoni
  • una stecca di vaniglia
Sbucciare le mele tagliarle a fettine non troppo sottili, irrorarle con il succo di limone e una manciata di zucchero. In una terrina montare le uova intere con lo zucchero fino a farle diventare molto chiare, aggiungervi la farina (io ho usato metà farina 00 e metà farina di manitoba) setacciata, il burro sciolto, la scorza di limone e il latte tiepido (in cui avevo messo la stecca di vaniglia). Mescolare il tutto. Foderare con carta da forno una teglia tonda di 25-30cm di diametro, versarvi l'impasto e adagiarvi sopra gli spicchi di mela gocciolanti di succo. Spargere sopra na manciata di zucchero e infornare a 180°C in forno non caldo per 35-40 minuti.

sabato 2 maggio 2009

Sedanini in crema con zucchine e gamberetti

Ecco un'altra di quelle ricette super veloci che all'ultimo minuto ti risolvono la questione "che preparo per pranzo è già tardissimo". Questa volta è presa para para dal blog di cristina, continua fonte di ispirazione per una cuoca-casalinga a tempo perso come me, l'unica differenza è che io ho utilizzato i gamberetti surgelati.



Per 4 persone
350gr. di pasta corta
2 zucchine piccole
200gr di gamberetti surgelati
uno scalogno
una confezione di mascarpone
1 cucchiaio scarso di olio evo

Sbucciare e tritare lo scalogno, metterlo nella padella con l'olio e farlo appassire, lavare e tagliare le zucchine a fettine sottili e metterle a cuocere con lo scalogno, aggiungervi i gamberetti e aggiustare di sale. A cottura ultimata aggiungere il mascarpone e mantecare la pasta scolata al dente. Se piace una spolverata di parmigiano

Sedanini Zucchine e Salsicccia

Sedanini Zucchine e Salsiccia

Ci sono dei menù semplicissimi e velocissimi che in genere rispolvero nei week-end di studio matto e disperatissimo, quando la faccenda del cosa si mangia a pranzo o a cena si prospetta non prima delle 12.30 o delle 20.00, quando riemergendo dai libri non tanto polverosi mi rendo conto che c'è comunque una famiglia da sfamare. Ecco questo tipo di pasta (che siano sedanini, penne o farfalle) fa parte di questo tipo di menù. Velocissimo e gustoso che accontenta il palato dei mangiatori e la mia necessità di studiare fino all'ultimo minuto utile

per 4 persone:
  • 350gr. di pasta
  • 4 zucchine medie
  • 2 salsicce
  • 2 scalogni
  • 1 cucchiaiodi olio evo (o burro se preferite)
In una padella saltapasta farrosolare lo scalogno, aggiungere poi le zucchine tagliate a rondelle non troppo sottili e la salsiccia sbriciolata. Far cuocere a fuoco basso per non far scurire troppo le zucchie. Nel frattempo portare ad ebollizione l'acqua per la pasta, lessare la pasta e quando la cottura è quasi al dente prelevare un pochina d'acqua di cottura e metterla nella padella con il condimento e farla rapprendere leggermente. Scolare la pasta al dente e mantecarla con con il condimento per un minuto a fiamma vivace. Una spolverata di parmigiano e buon appetito

POLLO AL LIMONE

Pollo al limone
Un'altra delle mie ricette superveloci e di sicuro successo con gli affamati di casa. Si prepara in cinque minuti ma accontenta sapientemente il palato.

Per 2 persone:
  • 4 fettine di petto di pollo non troppo spesse
  • farina q.b.
  • 1 cucchiaio e mezzo di olio evo (o burro se preferite)
  • il succo di mezzo limone
  • 1 pizzico di curry(facoltativo)
Con un batticarne battere legermente il petto di pollo, infarinarlo bene e scuotere via l'eccesso di farina. Far scaldare l'olio in una padella, adagiarvi i petti di pollo, farli rosolare per bene da entrabi i lati. A cottura quasi ultimata aggiungere il succo di mezzo limone, salare e se piace aggiungere un pizzico di curry. Decorare con rondelle di limonee servire subito

venerdì 1 maggio 2009

La pasta madre


In questo periodo è tornata tanto di moda. Incuriosita dai vari procedimenti letti qua e là sulla rete ho voluto provare anche io, così una domenica pomeriggio di almeno 4 o 5 mesi fa ho tirato fuori la farina tipo O e ho cominciato ad impastare.

Semplicemente 200gr. di farina, 100gr d'acqua tiepida e mezzo cucchiaino di miele.

Ho impastato la farina fino ad avere una pallina non troppo soda ma nemmeno appiccicosa, e l'ho lasciata riposare per un paio di giorni vicino al termosifone (circa 20°C) in una ciotola di vetro infarinata ricoperta da un panno umido. Dopo i due giorni ho pesato l'impasto e l'ho "rinfrescato aggiungendo la stessa quantità in peso di farina e la metà (in peso) di acqua tiepida. Ho fatto riposare altri due giorni e poi ho ripetuto il rinfresco come sopra. Dopo circa 3 rinfreschi la pasta madre era pronta e ne ho usata un po' per il mio primo pane casalingo. Da quel momento ho sempre conservato il lievito madre in frigo (nella zona meno fredda), in un contenitore di vetro con il coperchio rinfrescandolo ogni settimana con la solita procedura lasciandolo per qualche ora a temperatura ambiente dopo ogni rinfresco. Il giorno dopo il rinfresco in genere inforno il pane o la pizza e il sapore è veramente quello di una volta.